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Iscriviti
Info corso
Dati Corso
Id corso:
201903000000069
Anno :
2019
ECM:
140205 Data accreditamento : 16/10/2019
Tipo Formazione :
RES Formazione residenziale
Area tematica :
Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute - diagnostica - tossicologia con acquisizione di nozioni tecnico-professionali
Evento / Progetto :
Evento Aziendale
Titolo corso :
Aggiornamento sui percorsi di prevenzione: favorire l'adesione ai programmi di screening oncologici
Durata corso :
4,00 (Presenza minima 90,00 %)
Interno all'ente
Costo iscrizione ( Solo per esterni ):
0,00 €
Info Edizione
Dati Edizione
Nome edizione
ECM
140205.2 Data accreditamento : 16/10/2019
Indirizzo
V.le Duca degli Abruzzi 15
Provincia:
BS
Comune:
Brescia
Luogo
Aule della Formazione
Data edizione:
03/12/2019 03/12/2019
Date iscrizioni
18/10/2019 02/12/2019
Numero iscritti Interni
102
Numero iscritti Esterni
1
Accesso disabili
SI
Programma del corso
Data
Ore
Luogo
Note
Accesso disabili
Docenti
Relazioni
03/12/2019
19:15 - 21:35
21:50 - 23:30
V.le Duca degli Abruzzi 15 Brescia BS Aule della Formazione
19.00– 19.15 Registrazione partecipanti 19.15– 19.30 Apertura del corso, presentazione obiettivi e finalità dell’evento Dott. Giovanni Marazza Direttore Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS Brescia I Sessione Aggiornamento sui programmi di screening di ATS Brescia Moderatore: Dott. Giovanni Marazza 19.30– 19.50 Il modello degli screening oncologici: cosa stiamo facendo a Brescia Dott.ssa Maria Rosa Schivardi 19.50– 20.10 La qualità nei programmi di screening: qu
SI
CENGIA GIANPAOLO
CESARO PAOLA
CRISETIG MARINA
GHISLERI DOMENICO
GIRARDI VERONICA
MARAZZA GIOVANNI FRANCESCO ENEA
SCHIVARDI MARIA ROSA
TISI GIANCARLO
Figure professionali
Qualifica
Disciplina
Crediti ECM
Medico
4,00
Medico di medicina generale (Medico di Famiglia)
4,00
L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia garantisce da oltre dieci anni ai cittadini residenti i tre programmi di screening oncologico di cui è dimostrata l’efficacia: screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella, screening per la prevenzione del tumore del colonretto e della cervice uterina. I programmi di screening per queste tre neoplasie sono organizzati a livello nazionale, seguono procedure rigorose, basate su evidenze scientifiche e si rivolgono a tutta la popolazione nelle fasce di età considerate a maggior rischio per queste patologie. Le diverse fasi del percorso sono caratterizzate da una specifica attenzione alla qualità di tutti i passaggi, dall’invito all’esecuzione del test di primo livello fino alla terapia, quando necessaria. I test che vengono proposti hanno un ruolo orientativo: servono ad identificare, nella popolazione che aderisce all’invito, le persone con esame negativo, che verranno invitate alla ripetizione periodica del test, e le persone con esito positivo che sono potenzialmente a rischio di essere affette dalla malattia, alle quali il programma assicura gli accertamenti diagnostici di approfondimento e l’eventuale trattamento quando necessario. ATS ha ruolo di governance: si occupa dell’invito e della sensibilizzazione delle persone residenti in età target e del controllo del percorso fino alla diagnosi, mentre le strutture convenzionate presenti sul territorio erogano le prestazioni. La letteratura scientifica dimostra l’evidenza della correlazione fra partecipazione regolare agli screening organizzati e riduzione della mortalità tumore specifica. Regione Lombardia chiede ogni anno alle ATS di impegnarsi per ampliare l’offerta e favorire la crescita della popolazione aderente. In particolare gli inviti degli screening mammografico e colonretto sono stati estesi a uomini e donne fino ai 74 anni di età, nel mammografico si amplierà progressivamente dai 45 ai 50 anni. Nello screening cervice verrà introdotto il test HPVDNA come test primario per le donne di età superiore ai 34 anni, poiché esiste una chiara evidenza scientifica che l’utilizzo di tale test all’interno di un protocollo appropriato, sia più efficace dello screening basato sulla citologia.
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L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia garantisce da oltre dieci anni ai cittadini residenti i tre programmi di screening oncologico di cui è dimostrata l’efficacia: screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella, screening per la prevenzione del tumore del colonretto e della cervice uterina. I programmi di screening per queste tre neoplasie sono organizzati a livello nazionale, seguono procedure rigorose, basate su evidenze scientifiche e si rivolgono a tutta la popolazione nelle fasce di età considerate a maggior rischio per queste patologie. Le diverse fasi del percorso sono caratterizzate da una specifica attenzione alla qualità di tutti i passaggi, dall’invito all’esecuzione del test di primo livello fino alla terapia, quando necessaria. I test che vengono proposti hanno un ruolo orientativo: servono ad identificare, nella popolazione che aderisce all’invito, le persone con esame negativo, che verranno invitate alla ripetizione periodica del test, e le persone con esito positivo che sono potenzialmente a rischio di essere affette dalla malattia, alle quali il programma assicura gli accertamenti diagnostici di approfondimento e l’eventuale trattamento quando necessario. ATS ha ruolo di governance: si occupa dell’invito e della sensibilizzazione delle persone residenti in età target e del controllo del percorso fino alla diagnosi, mentre le strutture convenzionate presenti sul territorio erogano le prestazioni. La letteratura scientifica dimostra l’evidenza della correlazione fra partecipazione regolare agli screening organizzati e riduzione della mortalità tumore specifica. Regione Lombardia chiede ogni anno alle ATS di impegnarsi per ampliare l’offerta e favorire la crescita della popolazione aderente. In particolare gli inviti degli screening mammografico e colonretto sono stati estesi a uomini e donne fino ai 74 anni di età, nel mammografico si amplierà progressivamente dai 45 ai 50 anni. Nello screening cervice verrà introdotto il test HPVDNA come test primario per le donne di età superiore ai 34 anni, poiché esiste una chiara evidenza scientifica che l’utilizzo di tale test all’interno di un protocollo appropriato, sia più efficace dello screening basato sulla citologia.
Premessa
LAgenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia garantisce da oltre dieci anni ai cittadini residenti i tre programmi di screening oncologico di cui è dimostrata lefficacia: screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella, screening per la prevenzione del tumore del colonretto e della cervice uterina. I programmi di screening per queste tre neoplasie sono organizzati a livello nazionale, seguono procedure rigorose, basate su evidenze scientifiche e si rivolgono a tutta la popolazione nelle fasce di età considerate a maggior rischio per queste patologie. Le diverse fasi del percorso sono caratterizzate da una specifica attenzione alla qualità di tutti i passaggi, dallinvito allesecuzione del test di primo livello fino alla terapia, quando necessaria. I test che vengono proposti hanno un ruolo orientativo: servono ad identificare, nella popolazione che aderisce allinvito, le persone con esame negativo, che verranno invitate alla ripetizione periodica del test, e le persone con esito positivo che sono potenzialmente a rischio di essere affette dalla malattia, alle quali il programma assicura gli accertamenti diagnostici di approfondimento e leventuale trattamento quando necessario. ATS ha ruolo di governance: si occupa dellinvito e della sensibilizzazione delle persone residenti in età target e del controllo del percorso fino alla diagnosi, mentre le strutture convenzionate presenti sul territorio erogano le prestazioni. La letteratura scientifica dimostra levidenza della correlazione fra partecipazione regolare agli screening organizzati e riduzione della mortalità tumore specifica. Regione Lombardia chiede ogni anno alle ATS di impegnarsi per ampliare lofferta e favorire la crescita della popolazione aderente. In particolare gli inviti degli screening mammografico e colonretto sono stati estesi a uomini e donne fino ai 74 anni di età, nel mammografico si amplierà progressivamente dai 45 ai 50 anni. Nello screening cervice verrà introdotto il test HPVDNA come test primario per le donne di età superiore ai 34 anni, poiché esiste una chiara evidenza scientifica che lutilizzo di tale test allinterno di un protocollo appropriato, sia più efficace dello screening basato sulla citologia.
Obiettivi formativi
1. Promozione di scelte di prevenzione di provata efficacia 2. Aggiornamento relativo alle indicazioni delle linee guida scientifiche di riferimento 3. Rafforzamento della collaborazione fra i medici di medicina generale e tutti gli operatori che lavorano allinterno dei percorsi di screening dellATS di Brescia.
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